Dopo un’assenza strategica, Beppe Grillo sta progettando una mossa sorprendente che potrebbe sconvolgere il panorama politico italiano.
L’assenza di Beppe Grillo all’Assemblea costituente del Movimento 5 Stelle ha sorpreso molti. I suoi amici più stretti lo hanno consigliato di non partecipare, avvertendolo che ormai il Movimento non era più il suo. In effetti, la prudenza ha prevalso, e Grillo ha scelto di restare lontano, limitandosi a commentare la trasformazione del Movimento con una riflessione sul passaggio da “francescani a gesuiti”.
Il cambiamento di Conte e la fine della “rivoluzione” di Grillo
Tuttavia, un dettaglio non sfugge: il contratto da 300.000 euro che lo stesso Grillo ha sottolineato è tutt’altro che “francescano”, ma più “gesuita” e, per alcuni, anche un po’ “paracul*”.
Giuseppe Conte, leader attuale del Movimento, ha perfezionato la sua trasformazione politica, passando a una navigazione riformista e progressista.
Ma come diceva Gianroberto Casaleggio, fondatore del Movimento insieme a Grillo, la missione del M5S si sarebbe esaurita, e il partito avrebbe dovuto sciogliersi.
E ora che Conte si è messo in gioco, la vera prova sarà la sfida elettorale. Se riuscirà a raccogliere consensi e far navigare il Movimento verso il campo progressista, sarà la sua vittoria.
Ma c’è anche un’altra possibilità: la previsione di Casaleggio potrebbe avverarsi, e il Movimento potrebbe implodere su se stesso.
In ogni caso, Beppe Grillo non sparirà nel nulla. Il fu “Elevato” è pronto a vendicarsi di chi ha preso il suo posto, e sta progettando la sua risposta.
Alcuni dei suoi collaboratori più intimi affermano che Grillo stia preparando una sua lista, con Virginia Raggi e Chiara Appendino tra i nomi più gettonati.
Grillo, secondo le voci che circolano, sarebbe intenzionato a sottrarre consensi a Conte, creando una nuova forza politica in grado di minare la stabilità del Movimento 5 Stelle.
Grillo e la sua “Lista Beppe Grillo”: Un ritorno alla politica
Gli amici di Grillo non nascondono le sue intenzioni di creare una lista autonoma, capace di sottrarre voti a Conte. Il nome e la sua figura, infatti, sono ancora fortemente riconosciuti, e si stima che potrebbero raccogliere almeno il 2% dei voti. Questo potrebbe rivelarsi determinante per indebolire Conte e il suo nuovo corso progressista.
La politica italiana si prepara così a una nuova fase di scontro interno, con due “costellazioni” che si stanno formando sotto il cielo pentastellato: una sotto la leadership di Conte e l’altra sotto la possibile guida di Grillo.
Ma non solo: Alessandro Di Battista, l’ex parlamentare del M5S, potrebbe anche avere un ruolo cruciale.
Le discussioni tra i collaboratori dell’ex comico suggeriscono che Di Battista potrebbe essere coinvolto nella rinascita del Movimento, ma la sua alleanza con Marco Travaglio potrebbe ostacolare una scelta drastica.